Chi è Maurizio Foddai

Maurizio Foddai

Maurizio Foddai è un architetto torinese che oggi si occupa in prevalenza di urbanistica, ma al quale piacciono le storie da raccontare.
A cavallo fra gli anni '80 e '90, prima di dedicarsi a tempo pieno alla professione di architetto, ha recitato in teatro, misurandosi con Agatha Christie, Durrenmatt, Ionesco, Garcia Lorca e altri autori.
Negli anni successivi, abbandonato il palcoscenico, ha mantenuto comunque un forte legame con il teatro, scrivendo con lo pseudonimo di Mike Webb la commedia poliziesca Brividi sotto il sole, un giallo interattivo con l'intervento diretto del pubblico, rappresentata nel 2001 ad Arona e a Torino nell’ambito della rassegna «Delitti a Teatro».
Ha pubblicato con Libro/mania i romanzi Il CorridoreIl Gioco dei SilenziUn Testimone Pericoloso e Il Manoscritto Rubato Con il romanzo Il Riflesso di un Assassino si è classificato fra i dieci finalisti del torneo letterario «IoScrittore 2013», organizzato dal gruppo editoriale Mauri Spagnol. I suoi racconti L'attesa e Primavera fano parte rispettivamente delle antologie Una splendida giornata di sole  e Il Ratto di Proserpina pubblicate enrambe da Libro/mania.

Le copertine

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Il filo conduttore

Le storie raccontate da Maurizio Foddai sono tutte incentrate sul tema della svolta, di quell'istante fatidico che imprime un cambiamento, voluto, cercato, oppure del tutto inaspettato, al flusso della nostra esistenza. Nella vita di ognuno di noi arriva un momento in cui ci assale fortissimo il desiderio di cambiare tutto. È una sorta di orizzonte degli eventi, un punto di non ritorno. Vorremmo premere un immaginario pulsante di reset per ricominciare da capo, ricostruire la nostra vita sulla base di presupposti differenti. Forse era proprio questo stato d'animo la molla che spingeva i grandi navigatori ad affrontare l'oceano aperto.
Nella maggior parte dei casi, però, dopo esserci affacciati a questa finestra sull'ignoto, prevale in noi la scelta di tornare a rifugiarci nella rassicurante normalità della nostra esistenza, così come la conosciamo, con le sue luci e le sue ombre. E rinunciamo a varcare quella soglia.
I protagonisti delle tre storie proposte da Maurizio Foddai, invece, si avventurano oltre.
Il primo (Un testimone pericoloso) si lascia sedurre dalla tentazione di vestire i panni di un'altra persona, un po' come nel film Professione reporter.
Il secondo (Il riflesso dell'assassino) si accorge che lo specchio riflette ciò che lui avrebbe sognato di essere, ma che non è mai riuscito a diventare.
Il terzo (Il manoscritto rubato) si ritrova ad aver oltrepassato in modo inconsapevole il confine di un mondo parallelo.
Ma in tutti e tre i casi, ciò che si trova oltre la soglia si rivela molto differente dalla realtà vagheggiata.

Anche ne Il Gioco dei Silenzi un elemento di svolta, rappresentato da un evento inatteso, cioè la scomparsa misteriosa di una ragazza, determina un mutamento radicale nelle vite dei suoi amici e del rapporto che li lega.

E ne Il Corridore un avvenimento tragico trasforma un uomo tranquillo in un assassino implacabile.

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Le interviste

 

Intervista a Maurizio Foddai autore de Il corridore

Ciao Maurizio, 
abbiamo letto con piacere il tuo ultimo libro “Il corridore”.

Ci ha colpito soprattutto l’armonia tra le storie e i piani narrativi che si integrano alla perfezione. Ogni personaggio (Gabriele, Sara ed Eleonora) poteva essere tranquillamente un protagonista di un libro differente.
Pensi che la forza di un libro sia legata proprio a questa tridimensionalità della trama?

Da quando ho iniziato a scrivere, e dopo aver letto una discreta quantità di libri, mi sono fatto l’idea che tutte le storie, in un modo o nell’altro, siano già state raccontate. Più tardi ho scoperto che questa non è un’idea solo mia, ma che era già stata espressa da Borges, il quale fa risalire tutte le storie possibili a quattro o cinque archetipi letterari, già presenti fin dall’antichità.
Trovare una trama originale è quindi un’impresa quasi impossibile. Eppure si continua a scrivere, a raccontare storie. Che cos’è allora a fare la differenza? Credo a fare la differenza siano proprio i personaggi, il loro modo di guardare il mondo e di interagire fra loro.
In questo romanzo, quindi, ho cercato di concentrarmi sui personaggi, sulle loro storie individuali, alle quali l’indagine e la soluzione del caso poliziesco fanno da fondale scenico.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

https://www.leletturediadso.it/intervista-a-maurizio-foddai-autore-de-il-corridore/

INTERVISTA SU LE PRIME DIECI PAGINE - UN TESTIMONE PERICOLOSO

INTERVISTA SU RETE7 - LE PRIME DIECI PAGINE - IL MANOSCRITTO RUBATO

DAL PALCOSCENICO ALLA PAGINA SCRITTA:

UNA CARRIERA MULTIFORME E TANTE STORIE DA RACCONTARE

Ha interpretato sul palco opere di grandi autori come Agatha Christie, Friedrich Dürrenmatt, Eugène Ionesco e Federico García Lorca, poi è passato a scrivere libri di genere giallo e thriller. Quella di Maurizio Foddai, attore e autore, è una storia particolare.

Ha iniziato scrivendo con lo pseudonimo di Mike Webb e la sua prima opera è stata una commedia poliziesca, “Brividi sotto il sole”, che è stata anche rappresentata ad Arona e a Torino nell’ambito della rassegna Delitti a Teatro. Il suo primo vero romanzo, “Un testimone pericoloso” (libro/mania), ha ottenuto buoni riscontro e ancora oggi è il suo lavoro più conosciuto e apprezzato. In seguito, dopo essere arrivato tra i dieci finalisti del concorso letterario IoScrittore 2013 organizzato dal gruppo editoriale Mauri Spagnol, ha ottenuto la pubblicazione del thriller “Il riflesso di un assassino”. E questo non è tutto.

Ma sarà l’autore in prima persona a raccontarci la sua carriera in questa intervista.

Salve Maurizio, grazie per aver accettato di raccontarti per il sito Parole a Colori. Parleremo soprattutto della tua carriera, molto interessante.

Inizio col chiederti com’è stato il passaggio da attore a scrittore. Cosa o chi ti ha dato l’input per metterti a scrivere?

Non c’è stato un passaggio, ma sono state due attività parallele. Ho iniziato a scrivere fin da bambino. Emulavo mio padre. E ho continuato anche in età adulta. Quello del teatro è stato un periodo stupendo che ha arricchito molto la mia vita. Ecco, forse l’esperienza di attore mi ha aiutato a mettere meglio a fuoco i personaggi dei miei romanzi.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

http://paroleacolori.com/intervista-a-maurizio-foddai-attore-e-scrittore/


INTERVISTA A MAURIZIO FODDAI

Maurizio Foddai è un artista a tutto tondo. Infatti, se nella vita è un architetto che si occupa di urbanistica, in ambito artistico si è messo in gioco nel doppio ruolo di attore e autore.
Ha recitato in teatro tra gli anni '80 e '90 interprentando opere di autori celebri tra cui menzioniamo Agatha Christie e Ionesco, per poi passare alla stesura di opere letterarie a partire dalla commedia poliziesca "Brividi sotto il sole" con lo pseudonimo di Mike Webb. Un giallo che è stato rappresentato nel 2001 ad Arona e Torino nell’ambito della rassegna «Delitti a Teatro». Un'esperienza che va senz'altro menzionata per il riscontro ottenuto.
In seguito sempre riconoscendosi in un genere a lui caro come "il giallo", ha scritto l'opera "Un testimone pericoloso" pubblicato da LibroMania.
Ultimamente è arrivato finalista al concorso letterario «IoScrittore 2013» e gli è stata riconosciuta la pubblicazione di una nuova opera dal titolo "Il riflesso di un assassino".
Ma parliamone direttamente con l'artista in questa intervista.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

http://www.noidonne.org/blog.php?ID=05674

MAURIZIO FODDAI SI RACCONTA

Maurizio Foddai è uno di quegli artisti dalle innumerevoli doti umane e sorprese professionali. Attore e autore, oltre che architetto, è certamente anche un uomo dalle mille risorse, appunto. Ha fatto dell’arte la sua passione primaria e soprattutto ha coltivato esperienze molteplici che l’hanno condotto dal palcoscenico alla carta stampata. Ma non solo. Cominciamo dall’inizio.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

http://www.pennadoca.net/wordpress/?p=360

OGGI PARLIAMO CON... MAURIZIO FODDAI

Incontriamo nella sua Torino lo scrittore Maurizio Foddai. Ecco come si racconta nell’intervista rilasciata a Alessandro Noseda.

Ciao Maurizio e grazie del tuo tempo. Ci racconti chi sei e perché leggi e scrivi?

Sono un architetto che si occupa di urbanistica. In giovane età, per qualche anno, ho frequentato anche il mondo del teatro, recitando con alcune compagnie. Mi è sempre piaciuto inventare e raccontare storie. Per questo scrivo.

Conosci il nostro Blog? Come mai hai accettato d’incontrarci?

Ho incominciato a seguirlo da poco e mi ha colpito l’associazione fra i libri gialli e la cucina.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

http://gialloecucina.wordpress.com/2014/05/24/oggi-parliamo-con-maurizio-foddai/#comments

INTERVISTA A MAURIZIO FODDAI

Racconta la tua esperienza come autore di "Un Testimone Pericoloso"

Scrivo da molti anni. Dopo molti tentativi infruttuosi con altre opere presso editori di tutti i tipi (non ho mai preso in considerazione quelli a pagamento), sono riuscito, con questo romanzo, a pubblicare con Libromania. Nel frattempo, un altro romanzo è arrivato fra i primi dieci classificati al torneo letterario IoScrittore e uscirà a breve in e-book.

Che cosa ispira il tuo modo di scrivere

Il mio modo di scrivere si ispira in parte agli altri scrittori che prediligo, in parte a un modo di esprimere i pensieri che è solo mio.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

http://ilmondodelloscrittore.altervista.org/autori-a-f/foddai-maurizio/intervista-maurizio-foddai/?utm_campaign=UpCloo&utm_medium=inline-grey&utm_source=it-lr17XSlqw-ilmondodelloscrittore.altervista.org

INTERVISTA A MAURIZIO FODDAI

Ben ritrovati, amici di Mebook! Riprendiamo le nostre interviste, parlando oggi con uno scrittore decisamente interessante: Maurizio Foddai.

Chi è Maurizio Foddai, in 10 parole ? Badi bene, non di più!

Un eterno sognatore, uno da bicchiere sempre mezzo pieno

Principalmente, nella sua vita, ha svolto la professione di architetto. Da sempre sono convinta che uno scrittore, quando si accinge a raccontare qualcosa, metta nero su bianco un progetto, che nello svolgimento della narrazione subirà varie modifiche, un po’ come i disegni e i calcoli degli architetti, che si adattano nel corso dell’opera a tutte le incognite non previste e necessitate dalla realtà. Ha anche lei un ordine prestabilito che poi stravolge, quando immagina una storia?

Per la verità, quando incomincio a raccontare una storia, non ho la più pallida idea di come vada a finire. Mi lascio trascinare dai personaggi, da quello che fanno, da come reagiscono agli eventi. Soltanto dopo i primi quattro o cinque capitoli il progetto prende forma. E allora può capitare che torni a modificare quei quattro o cinque capitoli iniziali. Un mio professore d'Università diceva che gli strumenti più importanti per un architetto sono la gomma per cancellare e il cestino della carta. Credo che per uno scrittore sia lo stesso. Ci vuole molto coraggio a tagliare parti intere della prima stesura di un romanzo, ma è necessario.

Leggete l'intervista completa al seguente link:

www.mebook.it/ip/leinterviste/mauriziofoddai